L’estate, è la stagione del sostare, della luce che dura più a lungo, della notte che ci accoglie, dandoci sollievo dall’afa del giorno.
D’estate troviamo più tempo per rimanere col luogo che ci abita, in quello che viviamo, o che sogniamo di poter raggiungere.
Carl Gustav Jung, dedicò una serie di approfonditi studi sulla relazione tra anima e luoghi, trovando, nel grembo della madre, non solo l’origine delle nostre radici fisiche, ma un terreno che avremmo scelto, già prima di incarnarsi, seguendo una sorta di richiamo dello spirito: Non scegliamo i luoghi, essi ci portano sino a loro.
Se restiamo aperti a una relazione profonda, possiamo instaurare una comunicazione tra la nostra anima e lo spirito dei luoghi.
Questo è ciò che ispira il ‘camminatore’, il cercatore, colui che viaggia dentro e fuori da sé, per conoscere la propria origine, ciò che lo muove e lo ispira.
In vacanza, non sentiamoci vacanti, ma presenti, presenti a noi stessi, e rendiamo omaggio ai luoghi che visitiamo, anche fosse la nostra casa, il paese a noi vicino.
Lo spirito del luogo non è fatto solo di spazio, ma di tempo, emozioni, mistero. Continua a Leggere